MONZA, italia

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view post Posted on 13/9/2013, 12:22     +1   -1
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turbopazzo!

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IL CIRCUITO

L'Autodromo nazionale di Monza è situato a 35 km a nord est da Milano ed è inserito nello splendido e storico parco di Monza. La principale pista italiana è considerata la Mecca dello sport motoristico mondiale. Dal 1950 ospita ininterrottamente il GP d'Italia di Formula 1, fatta eccezione per il 1980 quando la gara italiana del Mondiale si corse a Imola.

La bellezza e l'importanza storica del Parco Reale di Monza, ha sempre messo in crisi il circuito nei confronti degli ambientalisti. Nel corso degli anni '90, per migliorare le vie di fuga, furono rimossi moltissimi alberi centenari. La compagnia addetta ai lavori si impegnò a rimpiantarli in luogo concordato.

Nel 2000, il circuito di Monza ha vissuto momenti di tragedia quando Paolo Gislimberti, un membro del personale anticendio della Cea, è rimasto ucciso dopo essere stato centrato da un pneumatico staccatosi dalla Jordan di Frentzen dopo una collisione alla frenata della Roggia. L'autodromo italiano è stato il terzo circuito automobilistico ad essere stato costruito al mondo, dopo quello di Brooklands (1907), Indianapolis (1909). La tappa italiana del Mondiale di F1 è il maggior momento di aggregazione dei tifosi della Ferrari di tutto il mondo.

CARATTERISTICHE

Monza è una pista di fatto pericolosa e gli incidenti mortali, che negli anni si sono verificati sul circuito brianzolo, raccontano una storia di amore tra velocità, rischio e morte. Fattore condizionante per la resa delle monoposto a Monza sono i lunghi rettilinei che, pur lanciando le monoposto a velocità pazzesche, non concedono molti spazi ai sorpassi a causa dell'instabilità aerodinamica che si viene a creare con il gioco delle scie.

Gli stessi sorpassi in chicane presentano qualche rischio perché le vetture in frenata diventano particolarmente instabili e ingovernabili. Il mix tra uomo e macchina, a Monza, diviene determinante per il fatto che il pilota deve trovare, oltre al bilanciamento aerodinamico, anche un assetto morbido per evitare comportamenti imprevedibili da parte della vettura sui cordoli.

TECNICA

Quello di Monza è il circuito più veloce della F.1, con un grado di aderenza medio, sul quale è prevedibile che i team utilizzino gomme di mescola media. Il disegno del tracciato consente di tenere il gas aperto per il 71 per cento del giro. Nonostante Monza, negli anni, abbia subito feroci modifiche atte a rallentare la velocità media delle monoposto e a offrire maggiore sicurezza per i piloti, rimane pur sempre, assieme a Hockenheim, una delle piste più veloci del Mondiale.

I piloti scelgono sempre un carico basso per poter sfruttare le velocità di punta delle loro monoposto. Il pilota dovrà essere bravo a condurre la monoposto nelle chicane più lente ma ogni tipo di ''imbarazzo'' sarà compensato dal fluidissimo e veloce rettilineo principale. Fattore determinante per la vittoria è la perfezione aerodinamica unita ad un motore potente e affidabile. Monza detiene il record della media oraria più alta sul giro (Gethin, Brm, 243 kmh 1971).

PUNTI CALDI

Monza presenta pochi punti davvero buoni per i sorpassi. Uno di questi è la Variante Ascari, un triplo cambio di direzione a velocità medio bassa. Il pilota deve essere bravo a sfruttare il gioco delle scie, puntando ad avere una vettura il più agile possibile. Altro punto decisivo per i sorpassi è la curva Parabolica, che immette nel rettilineo principale. Curva in entrata da 220 kmh che gira a destra, richiede al pilota una traiettoria pulita, una forte resistenza alla forza centrifuga laterale e una situazione aerodinamica del telaio di assoluto bilanciamento. L'uscita avviene a 270 kmh e può determinare, se corsa bene, la buona riuscita di un sorpasso.

UN GIRO A...

Sul traguardo, si passa in 6º marcia sfiorando i 350 orari: frenata violenta per affrontare in 2º a 100 km/h la prima variante

Si sale quindi con i rapporti, fino a raggiungere i 290 orari in 5º in uscita dalla "Curva Grande" per poi passare in 6º a 330 km/h prima di frenare nuovamente e scalare in 2º per percorrere la Variante della Roggia a 115 orari

Ci si lancia poi verso Lesmo dove si arriva a 260 in 4º prima di scalare in 3º e affrontare la prima curva a 170 km/h: si passa in 4º e si percorre la seconda curva di Lesmo a 250 km/h per poi lanciarsi nella "Curva del Serraglio" (che in effetti è quasi un rettilineo), in fondo al quale si raggiungono i 340 orari in 6º

Si scala quindi in 3º per la Curva del Vialone che si affronta a 150 km/h, poi in 4º a 180 la Variante Ascari da cui si esce a 220 km/

Su ancora con i rapporti fino alla 6º col quale si sfiorano i 340 orari prima della Curva Parabolica, che si affronta in 4º a 180 km/h. In uscita, si è già a 280 orari in 5º: subito dopo si passa in 6º per affrontare nuovamente il rettilineo principale.

ASSETTI



DISTANZA:QUALIFICA E GARA 100% (NO ASSISTS)

AERODINAMICA:1-1
BILANCIAMENTO FRENI:52%-48%
PRESSIONE FRENI:MEDIA-GRANDE
BILANCIAMENTO VETTURA:3-9
SOSPENSIONI:1-1-10-3
CAMBIO: STANDARD
MAPPATURA MOTORE:VELOCE - MIX 3
ALLINEAMENTO: 3,50 - 1.50 - 0.05 -0.20
GOMME:MORBIDE (GIALLE)
TEMPI
QUALIFICA:1.18.675 (POLE LAP GRUPPO A)

GARA:1.21.519 (TEMPO MIGLIORE GARA)
 
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